Che cos’è la data di scadenza? La scadenza indica la data entro la quale è possibile utilizzare il medicinale. Dove si legge? La data di scadenza è indicata sulla confezione esterna (la scatoletta di cartone), ma molto spesso anche sul contenitore primario del medicinale). Si esprime di solito con le due cifre relative al mese, e altre due cifre o meglio quattro, relative all’anno. Se la data di scadenza non include anche il giorno, si intende che è possibile utilizzare il medicinale fino alla fine del mese indicato. Per conservare bene i medicinali 1. Non lasciarli fuori dalla loro scatola. 2. Non lasciarli in un’auto parcheggiata all’aperto. 3. Non lasciarli vicino ad elettrodomestici che producono calore. 4. Non lasciarli in ambienti umidi. Se il medicinale non è monodose, occorre fare attenzione dopo la prima apertura, eventualmente annotando la data sulla scatola o sull’etichetta. Il medicinale, attraverso le aperture ed i prelievi successivi, può prendere aria ed umidità, e può contaminarsi. L’ossigeno e l’umidità accelerano la degradazione chimica, e i microrganismi presenti nell’aria possono depositarsi sul medicinale, moltiplicarsi velocemente e sviluppare nel tempo una carica batterica notevole. In particolare, i medicinali che si preparano estemporaneamente da liofilizzati hanno una durata molto limitata, di solito poche ore o pochi giorni, a causa della instabilità chimica (ad esempio antibiotici); i colliri in boccetta hanno una validità molto limitata dalla prima apertura (una quindicina di giorni) per evitare contaminazione e proliferazione microbiologica; le gocce nasali debbono essere rinnovate con frequenza poiché spesso il contagocce che vi si immerge è veicolo di contaminazione. Molti antibiotici (cosiddetti sciroppi) dopo la preparazione devono essere conservati nel frigorifero (ciò è indicato sul foglietto illustrativo).
Che vuol dire la scadenza? Un medicinale è scaduto quando le sostanze che contiene subiscono delle trasformazioni chimiche. Le condizioni ambientali rappresentano una forma di energia che sommandosi nel tempo determina la trasformazione chimica del principio attivo del medicinale. Dopo la data di scadenza la quantità di principio attivo potrebbe essere diminuita di più del 10% con due conseguenze: 1. Il medicinale non garantisce più l’effetto terapeutico; 2. Per degradazione chimica si potrebbero formare sostanze tossiche;
Temperatura di conservazione
La temperatura è una forma di energia che si accumula nel tempo e si somma fino ad ottenere la degradazione del principio attivo. Escludendo quindi sbalzi termici e temperature eccessive che alterano immediatamente il medicinale, una piccola variazione può essere tranquillamente tollerata purché occasionale e limitata nel tempo. Questo anche in considerazione del fatto che presumibilmente un medicinale appena acquistato verrà utilizzato nel breve periodo.
Smaltimento dei medicinali scaduti
In considerazione degli effetti farmacologici che potrebbero ancora avere e per le sostanze tossiche che si potrebbero formare per degradazione chimica, i medicinali scaduti devono essere avviati alla raccolta differenziale per lo smaltimento, raccogliendoli negli appositi contenitori presenti nei pressi di ogni farmacia.
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